mercoledì 4 aprile 2018

L' Imprinting




NATURA e LIBERTA'



Quando mi fermo a ripensare alla mia infanzia ed ai bei momenti che ho
vissuto con la mia famiglia non può mancare quel posto che mi ha vista crescere e che è stato una costante nella mia vita.
Il piccolo paese di Baceno è un’isola di pace ed armonia nelle Alpi Piemontesi sviluppatosi lungo una grande strada che lo attraversa.


La bellezza del paese sta nel poter passeggiare negli stretti vicoli in ripide discese in tutta sicurezza passando a fianco a vecchie cascine in pietra e stalle ricolme di fieno per gli animali che pascolano sul ciglio della strada. I vicoli sono stretti e spesso non si capisce neanche se si sta passando in qualche proprietà privata o meno in quanto non c’è l’ossessione della proprietà: se ci si comporta con rispetto nessuno si lamenta se per tornare a casa passi nel suo prato o interagisci con i suoi animali.

È fantastico come in pochi minuti di camminata si possa passare da un paese pieno di vita ad un paesaggio completamente naturale in mezzo a boschi e ruscelli e tante meraviglie incontaminate in cui puoi passare bellissimi momenti di relax.
Passeggiare per il paese con le persone affacciate ai balconi o nei giardini a rilassarsi sulle sdraio per poi trovarsi tutti insieme nella piazza del paese ed incamminarsi attraverso un bellissimo viale verso la piazza della chiesa. Quella chiesa che mi ha segnata profondamente per il ruolo che ha ricoperto nella mia vita ma soprattutto per la sua bellezza. Arroccata su di un rilievo e raggiungibile attraverso una larga scalinata che si imposta sulla facciata che pur essendo così semplice rimane maestosa. L’interno con gli affreschi ed un bellissimo organo che suona durante la messa. La piazzetta antistante sembra essersi fermata nel tempo, con il fontanile ancora funzionante ed un grande e maestoso albero che incornicia la chiesa.


Questo paese rimane uno spettacolo tutto l’anno. D’estate i prati in fiore, pascoli verdi e ruscelli che scorrono freschi ed alimentano e numerose fontane presenti ai lati delle strade di tutto
il paese ti permettono di passare bellissimi momenti fermandosi per un pic-nic o semplicemente fermandosi a riposarsi si una panchina intagliata in un tronco.
D’inverno invece tutto diventa bianco per la neve che cade e ricopre ogni cosa con il suo magico silenzio. Al silenzio della neve seguono poi le grida dei bambini che giocano nelle strade perché nonostante non fosse un paese piccolo, tutti si conoscono passano insieme i momenti di festa.
Poi ci sono le feste del paese: la piazza si riempie di bancarelle di cibo e utensili tipici del posto; le ragazze danzano a ritmo della musica paesana indossando i bellissimi vestiti d’epoca.


Di primo impatto il paese presenta costruzioni relativamente moderne che costeggiano la strada principale; è però necessario addentrarsi nelle strette strade per poter arrivare al cuore e poter provare ancora delle vecchie cascine o baite ormai inserite all’interno del tessuto urbano e che sono ancora più o meno vissute ma anche piccoli orti privati e elementi che rimandano al passato come il lavatoio del paese nel quale ancora oggi scorre l’acqua e che viene comunque utilizzato per diverse iniziative.



Questo paese mi colpisce molto per il rispetto del passato e della tradizione che si combina perfettamente con il presente; per l’integrazione dell’elemento antropico con quello naturale; per l’assenza dei confini delle proprietà.


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